Poeta e patriota italiano. Avviato agli studi ecclesiastici, li abbandonò
in seguito per dedicarsi all'insegnamento. Partecipò attivamente ai moti
politici del 1848, in occasione dei quali scrisse l'inno
Patriotti, all'Alpi
andiamo, che ebbe larghissima diffusione. Esule a Corfù e a Zante,
rientrò in Italia nel 1852 e ottenne le cattedre di Storia ed Estetica
alla Reale Accademia di Belle Arti di Bologna e di Letteratura italiana
all'università di Palermo. Fu autore di canti e poemetti patriottici, tra
cui ricordiamo:
Tito Speri (1853);
La spigolatrice di Sapri
(1857), i cui versi sono ispirati alla spedizione di C. Pisacane;
La madre
veneta (1859);
Soldato in congedo (1859); la
Canzone italiana
(1859) che, musicata da Alessio Olivieri, venne conosciuta con il titolo di
Inno a Garibaldi (Ripatransone, Ascoli Piceno 1821 - Palermo 1872).